Scocca la bella stagione e come tradizione inizia la trasumanza dei locali genovesi: il centro storico si spopola di bar, birrerie, ristorantini, che dal chiuso di mura secolari sciamano verso le spiagge. Il popolo estivo vuole aria, tavolini e cielo, nei caruggi queste cose sono difficili da trovare e allora nascono le versioni estive dei locali invernali, magari in collaborazione con un qualche stabilimento balneare.
Quest’anno si uniscono alla tradizione anche i ragazzi del Les Rouges, con una nuova creatura stagionale: O bleu, ennesima reincarnazione della chiatta del Banano Tsunami al Porto Antico, uno dei posti più belli e più sprecati di Genova.
Dov’è la notizia, dite voi? Vi è sfuggita, evidentemente. Les Rouges significa cocktail di qualità, un locale che ha dato una bella spazzolata alla stantia aria del bere miscelato sotto la Lanterna, e che oggi è un indirizzo di riferimento non solo locale. Mentre è noto, nei temporary bar estivi, a fronte dei bei panorami si beve generalmente male. Ecco, con O bleu questo assioma va in cortocircuito: si beve bene (molto bene), si mangia bene, e il tramonto sull’acqua ti trafigge il cuor.
O bleu si dichiara Tapulleria; il tapullo, in genovese, è la trovata dell’arrangiarsi che sistema le cose, qui un po’ liberamente inteso come “tapas liguri”. E tapas sono: la cuoca viene da esperienze spagnole e la formula è alla spagnola, cioè a pagamento, col piattino di accompagnamento dell’aperitivo che viene via a 1,50 € (ce ne vogliono 5 per la mini-tartare di palamita o 2,50 per il polpettone, 1 per le olive, eccetera). In cambio si ha della qualità, dunque la formula funziona egregiamente.
La carta delle bevute è in stile Les Rouges, twist liguri di cocktail classici (6-7 €), tutti molto freschi ed estivi: dal Prà Collins con la Vodka della Valbormida e il basilico, al Davagna Daiquiri con lo zafferano dei bricchi nostrani. Ben selezionati i vini al bicchiere (5-6 €), con qualche bottigliona che mira al portafoglio dei proprietari delle barche attraccate vicino (un Dom Perignon Rosé 2000 a 360 euri non è per noi comuni mortali).
Avvertenza numero 1: alle 22, cenerentola in anticipo, il locale si trasforma tornando il vecchio Banano Tsunami. Altra musica, altra gestione, altra storia.
Avvertenza numero 2: contrariamente alla tradizione, il locale-madre Les Rouges di Campetto resterà aperto anche d’estate, concentrandosi sulla ristorazione (con la supervisione occulta di Davide Cannavino).
Durerà lo spazio dell’estate, ma nel frattempo godiamocelo, questo O bleu.