C’è un Armadillo a Courmayeur

da | Mar 3, 2015

È l’anima quello che ti resta di un locale – oltre la qualità del cibo, valore imprescindibile. E le emozioni. Se andate in Val Ferret, pochi metri prima di imboccare il tunnel del monte Bianco, all’origine di una valle da cartolina, c’è questo locale, l’Armadillo. Che di anima ne ha molta.

Adattando una vecchia leggenda locale che narra di un armadilo bianco riconoscente verso un cacciatore di buon cuore, Luciano Angelini ha creato questo locale a sua immagine e somiglianza. Ex maestro di sci, albergatore, esperto di vini, distributore delle migliori etichette regionali, ma soprattutto “bon vivant”, Luciano riesce a coniugare la sua eleganza montana con una accoglienza tutta piemontese. Insomma, profilo aristocratico, ma ospitalità casalinga: un modello di comportamento.

Da un vecchio negozio di souvenir – rivoltandolo completamente – ha tirato fuori pochi tavoli old style in legno massello, luci accuratamente studiate, bicchieri Riedel, che richiamano una fauna composita: dal milanese che pretende il tavolo di sabato sera senza prenotazione alla guida alpina appena scesa da una scarpinata, dalla coppietta che timidamente chiede un limoncello, al produttore che porta a sua volta altri clienti a degustare e a stappare etichette di difficile reperibilità.

Perché qui i vini sono rigorosamente selezionati dalle migliori distribuzioni di vini naturali italiane. Per un appassionato, si tratta del paese del Bengodi.
Luciano, vera anima del territorio e istrione locale, si avvale dell’aiuto stiloso dell’attuale compagna Cristina, del fiero scudiero “Ciccio” al posto di comando (dietro al banco) e di un reparto cucina meravigliosamente assortito: lo chef JPH (Jean Pierre Herrera) e il mitico Marino detto il “sindaco” a coadiuvare tutti gli altri interventi. Il menu? Da applausi l’insalata di songino con speck d’anatra e prosciutto di Cervo. Equilibratissime le maniche con ragù di capriolo, marinato alla perfezione, privo di sentori selvatici, ma nemmeno coperto dalle spezie solitamente usate nella marinatura.

Qui non manca proprio nulla. La formula è giusta per una riuscita splendida.

Armadillo Vino Vivo
Courmayeur – strada La Palud, 42
tel. 349 4059820
www.larmadillovinovivo.it

 

Autore

Stefano Albenga

Stefano Albenga è il mastro vinaio di riferimento per PapilleClandestine. Si narra che abbia un caveau con centinaia e centinaia di bottiglie di Romanée Conti, Bartolo Mascarello e Rinaldi sperso nel Monferrato. Quel che è certo, è che è fatto d'acciaio e nebbiolo.

Leggi gli articoli correlati

Articoli correlati