Dopo il Salone Nautico, dove vado a mangiare?

da | Ott 1, 2010

Dal 2 al 10 ottobre 2010 a Genova il Salone Nautico Internazionale festeggia 50 anni. Scommettiamo che dopo aver visto mega yacht e pattini, vi viene anche fame? Di ristoranti in città ce sono parecchi, sempre di più. I criteri di scelta sono diversi. Noi ve ne consigliamo qualcuno.

Ecco una personalissima mini guida ad alcuni ristoranti della città. Si tratta di locali non troppo conosciuti, almeno fuori porta, non (o non ancora) decorati dalla critica, ma che secondo noi vale la pena di visitare.Ne dimentichiamo sicuramente altri, ce ne scusiamo in partenza. Anzi, aiutateci a completare la lista.


[vc_row][vc_column width=”1/3″]la-forchetta-curiosa_tn[/vc_column][vc_column width=”2/3″]

La Forchetta Curiosa

piazza Negri 5
010 2511289

Il ristorante di Roberto Gillo propone cucina ligure-piemontese seguendo la filosofia Slow Food. Fedele alla tradizione (con ricette antichissime) ma anche rivisitata. La pasta è fatta in casa. Un esempio: lo Scucuzzun, tipicità genovese le cui radici si perdono nella notte dei tempi. Carne e pesce si alternano. E si può abbinare una bottiglia di vino biodinamico. Siete in pieno centro storico, proprio di fronte al Teatro della Tosse che per tanti anni ha ospitato quel genio di Lele Luzzati.[/vc_column][/vc_row]


[vc_row][vc_column width=”1/3″]fabbro[/vc_column][vc_column width=”2/3″]

Il Fabbro

vico al campanile delle Vigne 17
010 265871

Lo stile è quello di una vecchia osteria, ma in tavola arrivano piatti di diverse tradizioni. Al Brandacujun – piatto a base di stoccaffisso e patata – si associa coniglio alla ligure, pollo al curry, la Picanha, taglio di carne a la brasilera. Onesta la carta dei vini. Il prezzo è contenuto. Se siete fortunati e non fa troppo freddo forse ci sono ancora i tavoli in piazza delle Vigne, che vale la cena.

La nostra recensione[/vc_column][/vc_row]


[vc_row][vc_column width=”1/3″]yuan[/vc_column][vc_column width=”2/3″]

Yuan

via Ettore Vernazza
010 5702327

Sono sempre di più gli appassionati di cucina orientale. Questo ristorante ne accoglie tre: cinese, giapponese, thailandese. Barchette di pesce crudo a profusione, e provate a chiedere il Salmon King. L’ambiente è molto gradevole, e i piatti sono preparati con cura. Insomma, sushi ma non solo. Anche qui i prezzi sono per tutte le tasche.[/vc_column][/vc_row]


[vc_row][vc_column width=”1/3″]pizza-napoletana[/vc_column][vc_column width=”2/3″]

Regina Margherita

piazza delle Vittoria 95r
010 5955753

Non poteva mancare il capitolo pizza. Di pizzerie valide ce ne sono parecchie in giro. Anche in zona Foce, dove sta il Salone. Quella che vi consigliamo non è un posto di nicchia, anzi. È una catena. Ma le pizze – stile napoletano – sono molto buone. E poi prendete un antipasto tipico vesuviano: il cuoppo, un fritto misto veramente sfizioso.[/vc_column][/vc_row]


[vc_row][vc_column width=”1/3″]voltalacarta[/vc_column][vc_column width=”2/3″]

Voltalacarta

via Assarotti
010 8312046

Un posticino piccolo e romantico, dove c’è pure il tavolo delle coccole, per cenette tête-à-tête . La cucina creativa dello chef Maurizio Pinto è un vero sfizio. Curata nei dettagli, dalla preparazione alla presentazione. Nel menù sia carne che pesce. La chicca? La gelatina di negroni.

La nostra recensione[/vc_column][/vc_row]

Autore

Daniele Miggino

Lavora sul web sotto diverse spoglie da svariati anni. Mezzo piemontese e mezzo lucano, è nato a Genova. Nella sua stirpe si trovano contadini e zii d’America, osti e viaggiatori. Sarà per questo che è uscito fuori così.

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