Titoli perfetti. Ad esempio, Martini Eden

da | Giu 5, 2014

Truman Capote lo definiva “la pallottola d’argento”. Il giornalista e saggista Henry Louis Mencken “l’unica invenzione americana perfetta come un sonetto”; lo storico e scrittore Bernard DeVoto “il massimo contributo americano alla cultura universale”. Stiamo parlando del Martini Cocktail, del leggendario Martini Cocktail.

Carolina Cutolo, scrittrice, barlady, musicista, ex blogger, ha curato “Martini Eden”, che raccoglie sei racconti e sei ricette sul nostro miglior compagno di bevute (Edizioni Nutrimenti, 112 pagine, € 10).

[quote_box_left] La copertina richiama nel titolo il Martin Eden di Jack London e nella grafica i quadri di Mondrian. La passione di London e l’armonia di Mondrian: passione e armonia sono due qualità anche di un buon Martini Cocktail?[/quote_box_left]
Certo. Perché il Martini Cocktail è un rituale, nel quale bisogna essere estremamente meticolosi. I bevitori di Martini sono estremamente severi con i barman, ogni minimo movimento ha una motivazione ben precisa, deve essere eseguita alla perfezione. E l’armonia tra gli ingredienti è fondamentale. Il rapporto tra vermouth e gin è alla base del mistero di questo cocktail.

[quote_box_left] Infatti scrivi nella prefazione: “probabilmente la sua più importante e misteriosa peculiarità risiede nella quantità di vermouth della miscela”. Il ricettario classico prevede un 20% di vermouth, per te qual è la proporzione perfetta?[/quote_box_left]
Riguardo al vermouth, c’è una sola certezza: non è mai troppo poco. Ma quando la quantità di vermouth supera quella attesa dall’avventore nascono i problemi. Per Hemingway la proporzione era di 15 a 1: e chiamò la variante Montgomery, col nome del comandante inglese noto per non attaccare mai se l’armata inglese non superava in forze quella avversaria di 15 a 1. Mentre Noël Coward diceva che per fare un buon Martini bisogna riempire un bicchiere di gin e agitarlo in direzione dell’Italia, produttrice di ottimi vermouth. Io preparo il Martini con una proporzione di 10 a 1.

[quote_box_left] Svelaci qualche tuo segreto.[/quote_box_left]
Come vermouth, prediligo il Noilly Prat. Tra i gin, va benissimo il Tanqueray. Più che gli ingredienti, conta la mano del barman, e occorre far attenzione a piccoli particolari. Ad esempio, le coppette devono essere già ghiacciate, estratte all’ultimo dal freezer e non raffreddate con ghiaccio. E poi preferisco la scorzetta di limone all’oliva. Mi piace, come bevitrice, passarla sul bordo della coppa prima di bere, bagnare il bordo e sorseggiare con questa puntina di limone sulle labbra.

[quote_box_left] Chi è il bevitore di Martini oggi?[/quote_box_left]
È una persona elegante, colta, che affonda le proprie radici nel passato. Un bevitore di Martini, anche se è giovane, anche se ha 40 anni, è innamorato della letteratura della prima metà del novecento, quando i grossi personaggi letterari hanno costruito il mito del Martini. È un po’ all’antica, in modo nobile. Ma i martinisti sono sempre più rari (allora sono tutti amici nostri, ndr).

[quote_box_left] Nel tuo libro ci sono molte citazioni, qual è la tua preferita?[/quote_box_left]
Sicuramente quella di Dorothy Parker: “Adoro farmi un Martini, massimo due, al terzo finisco sotto il tavolo, al quarto sotto il mio ospite”. Per due motivi: perché è estremamente brillante e divertente, e finalmente conferisce un po’ di leggerezza al mito del Martini. E poi perché è una donna, e il Martini è prevalentemente maschile.

[quote_box_left] Se non bevi Martini, quali cocktail ami?[/quote_box_left]
Mi piace bere semplice, e la vodka è la base preferita: vodka lemon, vodka sour, Bloody Mary. D’estate, poi, mi piace molto il Piña Colada, fresco e fruttato: preparato però con la ricetta originale, che prevede una parte molto piccola di liquore al cocco.

Il Martini Cocktail di Carolina Cutolo

9 parti di gin Tanqueray
1 parte di vermouth Noilly Prat
Guarnizione: scorzetta di limone

Nel mixer boston sciacquare e mescolare il ghiaccio con il vermouth, gettare il vermouth trattenendo il ghiaccio con lo strainer. Prendere il gin dal freezer e versarlo nel boston sul ghiaccio aromatizzato al vermouth, mescolare, prendere dal freezer le coppe Martini ghiacciate e versarvi la mistura trattenendo il ghiaccio. Spruzzare leggermente sul filo del gin la scorza di limone e poi lasciarla cadere dolcemente nel bicchiere.

Martini Eden

Autore

Alessandro Ricci

Sotto i 40 (anni), sopra i 90 (kg), 3 figlie da scarrozzare. Si occupa di enogastronomia su carta e web. Genoano all’anagrafe, nel sangue scorrono 7/10 di Liguria, 2/10 di Piemonte e 1/10 di Toscana. Ha nella barbera il suo vino prediletto e come ultima bevuta della vita un Hemingway da Bolla.

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