Il settore agroalimentare in Italia vale una mezza (ex) Finanziaria e il vino cresce a due cifre, soprattutto all’estero. Ma gli italiani sono davvero consapevoli di questa miniera d’oro? E soprattutto come la valorizzano?
Secondo recenti statistiche a fronte di un consumo estero in crescita i consumi sono in costante calo in Italia (- 1% lo scorso anno) dove sembra che anche le cantine non brillino dal punto di vista della promozione.
Se infatti ormai la maggior parte dei produttori hanno un sito, è ancora latitante il settore dell’e-commerce e soprattutto sono in pochi a credere nelle potenzialità del web 2.0 e dei social network: secondo recenti statistiche non superano il 2%. In controtendenza invece i dati che ci arrivano dall’ultimo rapporto del Censis secondo cui oggi oltre la metà degli italiani usa quotidianamente la rete, con un aumento del 6,1% rispetto all’anno precedente. Stupisce ancor di più l’utilizzo della web tv che aumenta di oltre 2% nell’ultimo biennio e addirittura tra i giovani pare proprio che questa sia la tendenza che va affermandosi: il 40,7% dei ragazzi nella fascia tra i 14 e i 29 anni utilizza questo mezzo e la percentuale sale in maniera esponenziale se parliamo di social network.
Scendendo ancor più nel dettaglio scopriamo come molte pagine eroiche di facebook siano legate a singoli eventi, molte altre siano binari morti così come la maggior parte dei siti non sono aggiornati e spesso compaiono recensioni risalenti a due o più anni prima. La vera sfida per il vino italiano – possiamo azzardare – potrebbe essere quella di entrare ancora di più nei meccanismi del web: chi vende vino in Italia vende soprattutto un territorio e un’idea. E le idee, che piaccia o meno, oggi viaggiano in byte oltre che in bottiglia.
Gran post: io mi sono sempre chiesto perchè i produttori italiani di vino siano così restii ad usare l'e-commerce e i SN a differenza dei loro omologhi americani, a volte ho consigliato a qualche amico produttore di usare i SN come mezzo per lanciare offerte speciali (vere) ma ho sempre visto scetticismo, timore di essere fra i primi a farlo in Italia.
Ci sono produttori americani che vendono direttamente quasi la metà del vino prodotto attraverso un loro e-commerce aziendale, perchè la cosa non dovrebbe funzionare in Italia?
Quei pochi produttori che hanno creduto nei SN oggi ne stanno raccogliendo i frutti in termini di visibilità all'estero e in Italia, oggi quegli stessi produttori dovrebbero iniziare ad usare l'e-commerce aziendale.
http://www.lecantinedisecondo.com
Sito fatto benissimo con schede tecniche chiare.. i prezzi poi sono molto bassi.. non male!