Villa Pietro da Pippo, una trattoria per l’estate

da | Giu 23, 2010

Fontanegli dista solo pochi tornanti da Molassana, meno di venti minuti dal traffico di Marassi e Brignole, ma è già un mondo a parte. C’è il campanile di una chiesa, qualche villetta bassa con un po’ di orto, tanto verde tutto attorno e ancor più in là. Capita anche di imbattersi in un ingresso su cui campeggia la T di Tabacchi, ma che in realtà è una trattoria da segnarsi sul taccuino prezioso delle tavole fidate.Parlo di Villa Pietro da Pippo. Se da fuori le sembianze sono caratteristiche della più schietta osteria, l’interno svela garbo e cura dei dettagli, a partire dai  tavoli rotondi ben distanziati e l’apparecchiatura elegante. Il bel dehors, poi, con l’arrivo (a quanto pare) ufficiale dell’estate, è affare assai gradito.

La cucina è semplice e non si discosta poi molto dalla tradizione, che qui è contaminazione tra Liguria e Piemonte. Tipicamente trattoresco il menu recitato a voce, così come i vini, da scegliere allo scaffale (non una vasta selezione, ma sufficiente per accompagnare il pasto, con predominanza di vini piemontesi).

Dopo un inizio un po’ banale, con il piatto degli antipasti misti che racchiude insalata russa, salumi (prosciutto San Daniele, lardo, salame crudo), vitello tonnato, peperone in brusco, acciuga fritta e polpettone, si decolla con le buone piccagge al pesto e i ravioli col tocco. Ma è tra i secondi che si annida il piatto simbolo di questo locale: il fritto misto alla genovese. Se oltre l’Appennino il fritto misto assume i contorni di una portata infinita, tra carne verdure e dolci, la tradizione genovese alleggerisce il piatto riducendo la carne a favore delle verdure. Quello proposto a Fontanegli ne è buon esempio: tanta verdura (cavolfiori, melanzane, fagiolini, finocchi, carciofi, zucchine), poca carne, la panissa e una piccola divagazione dolce con il latte, il latte al cioccolato e il semolino. Tra i dolci, un po’ pesante lo zabaione al moscato, molto più estivo il sorbetto alla mela verde. Il servizio è cortese. Per quattro piatti (il coperto non viene conteggiato) si resta sotto i 30 euro.

Villa Pietro da Pippo

Indirizzo: salita alla Chiesa di Fontanegli 13, Genova
Telefono: 010 809351

Autore

Alessandro Ricci

Sotto i 40 (anni), sopra i 90 (kg), 3 figlie da scarrozzare. Si occupa di enogastronomia su carta e web. Genoano all’anagrafe, nel sangue scorrono 7/10 di Liguria, 2/10 di Piemonte e 1/10 di Toscana. Ha nella barbera il suo vino prediletto e come ultima bevuta della vita un Hemingway da Bolla.

Leggi gli articoli correlati

Articoli correlati

Ristorante Capo Santa Chiara, Genova

Ristorante Capo Santa Chiara, Genova

Genova. Boccadasse. Spiaggetta di Boccadasse. Le case accoccolate come scogli colorati, il profilo della chiesa stagliato nel tramonto, il vociare della gente, i gozzi addormentati sulla rena. Una delle cartoline più belle di Genova. La posizione è talmente perfetta...