La Farroteca, San Lorenzo in Campo

da | Mar 10, 2011

monterossoHo percorso il Montefeltro innevato in una giornata di gran sole, sul calare di gennaio, fino a giungere a San Lorenzo in Campo, un bel borgo nato attorno all’omonima abbazia edificata tra il VII e il IX secolo dai monaci benedettini.

Qui, in queste colline che hanno il cuore storico ed artistico nella città di Urbino, il farro ha una tradizione (e un presente) importante. Qui si coltiva il Triticum Dicoccum, la varietà più antica e nobile, che garantisce meno rese rispetto al farro spelta, ma regala in tavola una dolcezza peculiare e ricercata.

A San Lorenzo in Campo c’è un locale (credo caso unico in Italia) che propone il farro in ogni suo piatto. Si chiama, e come potrebbe altrimenti, La Farroteca, ed è all’interno dell’azienda agricola Monterosso, che coltiva 500 ettari esclusivamente a Triticum Dicoccum.

In un’unica stanza, dai muri in pietra, con tavoli in legno, un grande lampadario in ferro a far da arredamento, si parte con l’insalata fredda di farro con verdure, poi il farro caldo con funghi e burro salato danese, la millefoglie di melanzane con farro pomodoro e curry e l’insalata di farro gamberi indivia e carciofi accompagnata da crostino con gorgonzola, pera e goccia di aceto balsamico.
Dopo la zuppa di farro, ecco l’unico piatto privo di frumento, la tagliata di maiale all’aceto balsamico. Si chiude con le crostate di farina di farro con marmellata di albicocche e amarene.
Ad accompagnare la cena, una bottiglia di Bianchello del Metauro, sapido, di buona beva.

Certo, se uno non apprezza il farro è fregato. Altrimenti, può essere una cena diversa, a 30 euro. Non indimenticabile, ma apprezzabile. E c’è anche da pernottare, in un intero borgo (Borgo Roncaglia) costituito da sette casali rustici, sorta di albergo diffuso immerso nel Montefeltro.

La Farroteca

Indirizzo: via Costantinopoli 9, San Lorenzo in Campo (PU)
telefono: 0721 776511
www.farrotecamonterosso.it

Autore

Alessandro Ricci

Sotto i 40 (anni), sopra i 90 (kg), 3 figlie da scarrozzare. Si occupa di enogastronomia su carta e web. Genoano all’anagrafe, nel sangue scorrono 7/10 di Liguria, 2/10 di Piemonte e 1/10 di Toscana. Ha nella barbera il suo vino prediletto e come ultima bevuta della vita un Hemingway da Bolla.

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