Il Ponente ligure riserva molte buone sorprese quando si tratta di gusto. Ricordate a strana storia del Camufalo? Questa volta siamo a pochi chilometri da Apricale e dal celebre ponte di Dolceacqua, terra natìa di Andrea Doria. Il paese è Isolabona, il posto è l’agriturismo La Molinella, citato in diverse guide tra cui Osterie d’Italia di Slow Food, che fa da Cicerone.
A dirla tutta il posto non doveva essere quello, ma alla fine un po’ di culo e un colpo dell’ultimo minuto ci portano in questa sala dalle pareti rosse, di fronte al gentilissimo oste.
Non c’è menù, solo carta dei vini. La ragione è presto detta: da La Molinella si parte con un giro di sapori tipici di questa zona della Liguria: brandacujun – mantecato di stoccafisso e patate – barbagiuai – un raviolone fritto ripieno di zucca su un letto di formaggio brusso – frittelle di zucchine, un tortino di porri, un altro tortino di coniglio mantecato con olio e olive taggiasche.
Il secondo piatto presenta farfalline alle erbette fatte a mano con pesto fagiolini e pinoli, pansoti con ripieno di magro conditi con burro e timo. I secondi, a scelta, sono tagliata di manzo e di nuovo coniglio alla ponentina, con olio extravergine e olive taggiasche.
La carta dei vini è ben calibrata, con una selezione divisa per regione, dove il Rossese è padrone di casa ovviamente. Si opta per un buon Nebbiolo di Oberto 2008.
Siccome di agriturismo si tratta, ci sono anche 10 posti letto.
Lo consiglia Slow Food, e anche noi ci mettiamo una buona parola.