Gamberoni su crema di patate e pesto

da | Apr 25, 2014

Il post di oggi,  che è il 25 aprile, il giorno-simbolo della fine della Seconda Guerra Mondiale, trova nella Resistenza il suo lato romantico. Anche se, per dirla tutta, nella guerra di romantico c’è davvero poco.

In diversi momenti della mia vita ho avuto modo di ascoltare, dalla viva voce di chi aveva vent’anni in quel periodo, alcuni episodi di quello che è avvenuto prima della Liberazione. Mi aspettavo che tra i ricordi più vividi di queste persone ci fossero violenze ed efferatezze. Sono stata smentita. Tralasciando le vicende strettamente legate ai miei nonni materni, che sotto alle bombe del 1944 si sono sposati (“col cappotto rivoltato”), gli altri giovanotti che avevo incontrato ai tempi del mio esame di storia contemporanea parlavano di condivisione, fratellanza, astuzie per salvarsi la pelle. Forse le cose più brutte non le volevano più ricordare. Forse le cose più brutte non me le volevano raccontare.

Quegli incontri sono stati difficili: da una parte perché i ricordi facevano fatica ad affiorare nelle loro menti stanche di nonni pazienti, dall’altra perché era difficile resistere alla commozione che provocavano. Avevo però capito una cosa con estrema chiarezza: i rastrellamenti, le rappresaglie, le fucilazioni, le brigate partigiane, il coraggio di dissentire, sono fatti reali che non si devono né minimizzare né dimenticare. Ognuno di questi “nonni acquisiti” citava la libertà, come valore e come desiderio a cui tendere. Credo che sia nostro dovere, per rispetto a chi ci ha fatto questo regalo senza conoscerci,  trattare la libertà che diamo spesso per scontata come un bene prezioso, da continuare a difendere. Per questo motivo vale la pena partecipare ad uno dei cortei di commemorazione che ogni città organizza in questa data speciale.

Veniamo però alla ricetta di oggi, che avrei preferito fosse quella del pane fatto in casa, cibo essenziale e sicuramente più attinente a questo post. Invece vi beccate la ricetta superveloce per preparare dei gamberoni e uscire di casa in tempo per dire “ci sono anche io”.

Gamberoni e crema di patate

IMG_5208_web2150 gr patate
4 gamberoni
1 scalogno
2 foglie di alloro
brodo vegetale
olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.
10 foglie di basilico
pesto

Ci serve: un frullatore ad immersione

Sgusciare i gamberoni lasciando testa e codina, sciacquateli sotto l’acqua e disponeteli su un tagliere a colare; asciugateli e poi ungeteli di olio, pepateli e profumateli con un trito di basilico; copriteli con la pellicola e metteteli in frigo per 30 minuti.

IMG_5213_web2In una casseruola rosolate lo scalogne a fettine in due cucchiai di olio con un paio di foglie di alloro; dopo 2 minuti unite le patate, pelate e ridotte a tocchetti. Bagnate con 2 o 3 mestoli di brodo vegetale, salate, pepate e cuocete per 10-15 minuti.Spegnete, frullate in crema e distribuitela a specchio su un piatto insaporendola con qualche goccia di pesto.

Arrostite i gamberoni due minuti per parte su una padella antiaderente arroventata e completate il piatto.

Autore

Ilaria Miglio

Lady Papilla, il tocco femminile che mancava a quei tre. Donna dai mille interessi e perennemente in movimento, scrive ricette e dispensa consigli per sopravvivere ai sentimenti e agli ormoni

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