patatine_al_pesto

Qualcuno ci aveva già pensato, alle patatine gusto pesto, e persino a quelle gusto pesto e mozzarella. Ma queste, signori, sono Made in Genova, nientemeno che con il pesto genovese di Roberto Panizza.

Qualcuno griderà al vilipendio alla bandiera, altri sono già impazziti all’idea e non vedono l’ora di infilare le mani nel sacchetto. Noi, che abbiamo una passione per le patatine-gusto-strano, apparteniamo al secondo gruppo.

“Il motivo del successo planetario del pesto è che viene utilizzato in mille abbinamenti”, ricorda Roberto Panizza, organizzatore del Campionato mondiale del pesto al mortaio, patròn de Il Genovese e proprietario del marchio gourmet Rossi. “Il pesto ormai viene fatto in tutto il mondo e viene consumato in minima parte con la pasta. Lo trovi sulla carne, sul pesce, in insalata, soprattutto come condimento di panini e bruschette. Perché non è che in Australia si fanno le trofie o le trenette tutti i giorni”.

“Il pericolo”, conclude Roberto, “è che noi in Italia e a Genova si rimanga per assurdo indietro. Come l’indiano nella riserva che vede passare treni, aerei e automobili intorno a sé e non capisce cosa sta succedendo”.

Ed ecco che il pesto genovese viaggia fino a Piobesi d’Alba, dove viene liofilizzato, e poi va in Spagna, dove le patatine vengono fritte, cosparse di pesto liofilizzato e confezionate. Nei prossimi giorni arriveranno a Genova i primi sacchetti. Ci sono già richieste da Inghilterra e Germania, e qualche campione è finito pure in Centro America.

“Fermo restando che il pesto è quella cosa lì che conosciamo tutti, con basilico aglio eccetera, poi però mettiamolo un po’ dove vogliamo”, trofie o chips che siano, conclude Panizza. “Basta che sia buono. Alla fine è il risultato che fa la differenza“.