E’ solo alla fine, quando non rimane più nulla, che ti accorgi del vero senso di una casa. Quando il luogo dove hai affastellato decine o centinaia di oggetti inutili e utili, cari (in senso sentimentale) e necessari, si riduce a scheletriche mura spoglie. Alla fine di un trasloco, nelle stanze che rimbombano della tua voce, non ritrovi più nulla. Ecco, una casa torna allora alla sua primaria funzione: involucro essenziale. Capisci infine che tutta le storie che ci sono passate dentro, incontri, amori, amicizie, concepimenti, solitudini, affanni e riposi, vengono via con te. In questa situazione, di confine e di passaggio, urge compiere l’ultimo atto. Seduto per terra, là dove il tavolo si appoggiava al muretto, ti concedi l’ultimo desinare a pane e salame. Quattro bocconi e via: è tempo di mordere un’altra casa.
Mi piace un sacco questa riflessione…. E lo dice una che di traslochi ne ha fatti un sacco… mai mangiato pane e salame però. Terrò presente…;-)
a proposito di salame, ricordati del tuo felino!
Ehm, cucinatelo alla bigazzi…
Aggiornamento sul trasloco: non c'è solo l'ultimo desinare a pane e salame. Ci sono anche i primi pasti rabberciati nella nuova casa in via di montaggio. Oggi, da solo, mi sono mangiato un insalatissima rio mare. E mi sono improvvisamente ricordato perchè, dieci anni fa, decisi di non mangiarne più….
e chissà quanti giorni ci vorranno prima che la cucina sia in funzione…
armati di simmenthal!