Chi vorrebbe Starbucks?

da | Gen 26, 2012

Starbucks pronto a sbarcare in Italia. Da giugno 2012 a Venezia, Milano, Roma e Napoli apre una delle catene più diffuse al mondo, protagonista di tanti film della mia adolescenza. Così sarà possibile trovarsi da Starbucks, trovare un posto in poltrona, ordinare un caffè, di quelli belli lunghi, quelli che non finiscono mai. I più romantici potranno leggere un libro nelle giornate piovose, guardando fuori dalle vetrate, modello romanzo di Fabio Volo. Quelli più tecnologici invece avranno la possibilità di connettersi gratis, con il loro portatile, o con l’ipad / iphone e sentirsi finalmente un po’ più americani anche nel cuore della Campania. Poi la catena aprirà altri locali, in punti strategici, d’interesse turistico e anche solo vicino all’università.
I più giovani (beati loro) a darsi l’appuntamento da Starbucks, i nostalgici a ricordare le ore in attesa di un treno, quando non si sapeva proprio dove andare per ammazzare quell’oretta di ritardo ed eccolo lì, il tuo Starbucks, così famigliare ai viaggiatori del mondo.

C’è però chi se la prende con le invasioni dell’ennesima multinazionale e chi dice che non durerà neppure una stagione: gli italiani non sono abituati a quei caffè. Ma il problema non si pone.
Perché Starbucks in Italia è solo una bufala, un hoax messo in rete da uno studente.
Ma sono stati in molti a crederci: basti pensare che il video su Youtube del “burlone” che confessava la “trovata” (così la chiama)  a ieri, 25 gennaio ore 22.10, aveva ricevuto oltre 13mila visualizzazioni.
Un buon risultato, contando anche quanti l’hanno scritto su FB e quanti giornali sono stati pronti a riprenderlo e a smentirlo.
Perché in fondo Starbucks ci manca o forse è la sua immagine parte di un sogno. Quello americano, capace di profumare più di un buon espresso.

Autore

Fabio Molinari

L’unica persona sera in questa gabbia di matti. È un po’ che non scrive su Papille, ma ci ha lasciato bellissimi pezzi su vini, posti in giro per l’Italia e cazzabubole

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