L’etichetta nell’epoca della sua chiarezza, la prova che la Padania esiste e il Papa che non rispetta il codice della strada

da | Nov 27, 2011

Martedì scorso è stato pubblicato il nuovo regolamento europeo (il precedente risaliva al 1979) che regola l’etichettatura degli alimenti, con l’intento di rendere più trasparenti e semplici le informazioni principali. Ecco qualche novità: le diciture dovranno essere più grandi e le informazioni obbligatorie e di origine dovranno essere in primo piano; gli alimenti confezionati dovranno avere una tabella nutrizionale con 7 elementi (valore energetico, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, proteine, zuccheri e sale); è obbligatorio indicare il Paese di origine o luogo di provenienza per carne suina, ovina, caprina e pollame; i surgelati se scongelati dovranno indicare  sull’etichetta la parola scongelato; gli allergeni devono essere evidenziati tra gli ingredienti; i generici “oli e grassi” dovranno essere specificati; la data di scadenza deve essere riportata anche sull’incarto interno delle confezioni. La nuove norme entreranno in vigore con un percorso graduale che si concluderà in 5 anni. L’ (utile) approfondimento è qui.

Varie

Nella settimana in cui abbiamo scoperto la prova fondamentale (il Grana Padano) che la Padania esiste ed ha un suo perchè (e io insulto i leghisti con un SPQP, sono pazzi questi padani), è curioso il gossip del cuoco inglese Jamie Oliver, che chiama in causa un vecchio presidente del consiglio italiano caduto in disgrazia: intrigo a base di belle donne (Naomi Campbell) e potenti (Silvio B), intrallazzi e delitti (purga finale).

Ben più macabro il finale di questa storia dal Pakistan: una casalinga di 32 uccide il marito e con l’aiuto del nipote decide di occultare il cadavere cucinandolo a mo’ di spezzatino. Versione trash-horror del più affettato (ci stava, qui, quest’aggettivo) format teatrale “Cena con delitto”.

E se Napoli ha subito un doppio terremoto martedì scorso (forza Napoli!), leggiamo sulla Stampa che la dose giusta di vino per prevenire il cancro è di dieci bicchieri la settimana. Lo afferma il professor Attilio Giacosa (con tale cognome, non puo’ che occuparsi di vino) coordinatore del Comitato scientifico dell’Osservatorio nazionale sul consumo consapevole di vino.

Forse non ha rispettato questo limite, o più probabilmente si tratta del classico puntiglio crucco, fatto sta che un cittadino tedesco ha denunciato il Papa perché durante l’ultima visita a Friburgo non ha indossato la cintura di sicurezza all’interno della papamobile, violando il codice della strada.

La storia della settimana

Riguarda Genova, ed è ripresa su Dissapore: racconta di Chiara e del suo ristorante
Officina di Cucina, devastato dall’alluvione, e di come la rete da virtuale sa trasformarsi a volte in reale, in aiuto concreto. E il pensiero va anche ad altri che hanno avuto problemi, a quelli che hanno riaperto nel giro di pochi giorni, a quelli che riapriranno, e a quelli che forse non riapriranno più.

Lo spazio Burchia

Il Nostro Elmar è un grande conoscitore delle vicende del cielo. Questa settimana ci rende tutti un poco più consapevoli del destino umano raccontandoci con la solita penna sferzante di come un aereo passeggeri Airbus di Air France ha volato per diversi giorni privo di tre dozzine di viti sull’ala. Una società cinese avrebbe semplicemente dimenticato di avvitarle dopo una revisione dell’apparecchio. E non sarebbe neppure il primo incidente di questo genere. Tratto dal Corriere, l’articolo completo.

La domanda della settimana

Nasce spontanea da un articolo segnalato sopra: che cazzo ci faceva Naomi Campbell alla cena di gala del G20 di Londra?

La citazione – Beatitudini (di Brad)

Sono ancora una cattiva ragazza, solo che adesso tutto questo appartiene a Brad – Angelina Jolie, attrice

La parola chiave della settimana

Direttamente dal google analytics, ne pesco due; c’è chi è giunto su papille googolando digitando “dove si trovano le mucche”: spero che abbia trovato conforto e aiuto. Sono dispiaciuto invece per  colui ha cercato “trattorie aperte a genova la domenica”: la domanda è banale, ma la missione è  impossibile.

Spinoza – la battuta

Mario Monti è il nuovo premier. Dalla Pdl alla Bce.

In chiusura

Diffondiamo l’invito di questo breve post de Linkiesta
Cari 170.000 followers, che seguite con impegno e passione Stefano Gabbana, del famoso duo Dolce&Gabbana, e che non avete mancato di sostenere il vostro eroe anche in questa epica battaglia contro quei cattivoni del Fisco che vorrebbero indietro la «grana» pesante dai nostri stilisti di riferimento, circa 800 milioni. Ebbene, cari followers che avete cinguettato da bestia su Twitter, rilanciando la rabbia di Stefano che si era tradotta in un «LADRI!!!!!!» con ben sei punti di esclamazione, sappiate che per voi stasera si spalancheranno le porte del Gold, il pregiatissimo ristorante D&G, dove Stefano e Domenico saranno lieti di ospitarvi a loro spese, fattura compresa naturalmente.

Autore

Alessandro Ricci

Sotto i 40 (anni), sopra i 90 (kg), 3 figlie da scarrozzare. Si occupa di enogastronomia su carta e web. Genoano all’anagrafe, nel sangue scorrono 7/10 di Liguria, 2/10 di Piemonte e 1/10 di Toscana. Ha nella barbera il suo vino prediletto e come ultima bevuta della vita un Hemingway da Bolla.

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