E venne il tempo del Brasile, finalmente. La prima vittoria della seleçao, non è un caso, coincide con l’epifania del più grande giocatore brasiliano (e forse del mondo, ma qui ci si divide in due [o più] fazioni) di sempre: Edison Arantes do Nascimento. Più semplicemente, per tutti, Pelè. Non ha ancora compiuto diciotto anni, ma la sua potenza (e classe) prorompe sul Mondiale con la violenza di un fulmine: gol nei quarti, tripletta in semifinale (5-2 contro la Francia, segnano anche Didi e Vavà) e doppietta in finale, ancora 5-2, contro i padroni di casa, capitanati da Liedholm [4′ Liedholm (S), 9′ Vavà (B), 32′ Vavà (B), 55′ Pelè (B), 68′ Zagalo (B), 80′ Simonsson (S), 90′ Pele (B)]. E’ un Brasile bellissimo: col 4 gioca Dialma Santos, col 6 Didi, col 7 Zagallo, col 10 Pelè, con l’11 Garrincha (che emozione vederlo, nel video postato), col 20 Vavà. Celebriamo questa prima vittoria verdeoro con una magnifica frase dello scrittore brasiliano Edilberto Coutinho: “…Perché il calcio, come la letteratura, se ben praticato, è forza di popolo. I dittatori passano. Passeranno sempre. Ma un gol di Garrincha è un momento eterno. Non lo dimentica nessuno…“. E con uno dei piatti più famosi del Brasile, un piatto popolare e robusto, di classe e fantasia. Proprio come la nazionale brasiliana del 1958. La feijoada.
Marco Rezzano (Enoteca Regionale Ligure): i punti di forza del fare vino in Liguria
In una recente chiacchierata in diretta che abbiamo fatto con alcuni produttori ed esperti di vino in Liguria, il Presidente dell’Enoteca Regionale della Liguria Marco Rezzano, vero e proprio Virgilio della nostra Regione per ciò che riguarda l’enomondo e non solo, ha...