A volte succedono cose che possono sconvolgere tradizioni e le abitudini più consolidate. Per esempio, quest’anno Pasquetta e 25 aprile capitano lo stesso giorno. Sacro e profano, resurrezione e liberazione, agnello e fave, s’incrociano in un giorno di straordinaria follia festiva.
C’è gente che potrebbe uscirci di testa: e come facciamo ora? A parte la rottura di vedersi accavallare i festeggiamenti, con un giorno al posto di due di relax – e vogliam parlare del primo maggio di domenica? – c’è proprio un conflitto di interessi.
Per i fortunati che amano passare i Lunedì dell’angelo e 25 aprile come meglio capita, non c’è problema. Ma per chi non ha mai fatto senza la gita sui prati a Pasquetta e la festa con sagra nel giorno della Liberazione, può essere un trauma.
E poi diciamo la verità, non è solo una questione mangereccia. Si porrà la questione: resurrezione o liberazione? Bipolarismo da festeggiamento.
Urge un consulto: come decidiamo di passare queste feste?