Terroir Vino a Genova: perché partecipare

da | Giu 6, 2012

Domenica 10 e lunedì 11 giugno a Genova si terrà l’ottava edizione di Terroir Vino – vino, persone, web, la manifestazione che nasce da Tigullio Vino e che porta ai Magazzini del Cotone l’eccellenza del vino italiano. Non sto a dilungarmi sul programma e sui partecipanti, che potete consultare sul sito della manifestazione. Piuttosto, ecco perché partecipare.

Vinix Unplugged Unconference (#vuu)
la non-conferenza su vino, cibo e interazione online
domenica ore 11-18 – ingresso gratuito su prenotazione

• perché così smetterete di domandarvi cosa è una unconference
• perché quest’anno i temi previsti (vini naturali, prezzo sorgente…) promettono scintille, e la formula del ring assicura sangue e arena
• perché mischia tutti: produttori, appassionati, commercianti, bloggaroli e bombaroli senza gerarchizzazione alcuna

Garage Wines Contest (#gwc)
confronto tra vignaioli dilettanti
domenica ore 16-18 – durante Vinix Unplugged Unconference

• perché bisogna essere duri e puri, e sempre più estremi
• perché, è veramente banale ricordarlo, ma qualcuno diceva che “il peggior vino del contadino è migliore del miglior vino industriale” (ma aveva ragione?)

Baratto Wine Day (#bwd)
libero scambio di vini e cibi
lunedì dalle ore 10 alle 20 – Magazzini del Cotone (in concomitanza con Terroir Vino)

• perché NON è l’occasione per liberarsi dei fondi di cantina
• perché il baratto è l’utopia del futuro
• perché, come scrive Fabio Molinari su Linkiesta “ricorda tanto – almeno nello spirito – il caffè sospeso napoletano con la sua voglia di rendere felice uno sconosciuto

Degustazioni dal basso (#ddb)
vini e territori raccontati facile da appassionati autoctoni

lunedì dalle 11 alle 18.30 – ingresso a pagamento (€ 20) su prenotazione
[il biglietto vale anche come ingresso per Terroir Vino]

• perché Fabio D’Uffizi è meglio trovarlo che perderlo
• perché Davide Cocco è la versione vicentina di Giulio Nepi
• perché Stefano Caffarri è la letteratura enogastronomica degli albori del terzo millennio
• perché Chiara Giovoni racconta di vini che è (quasi) meglio che berli
• perché lo Champagne non ha bisogno di perché

Terroir Vino
lunedì dalle 10 alle 20 – ingresso a pagamento (€ 20)

• perché chi ama le fiere guazzabuglio sarà deluso: qui il lavoro di selezione a monte è ostinato e preciso, frutto del lavoro di Filippo Ronco e degli assaggi di Tigullio Vino (su tutti, il mitico Virgilio Pronzati, enciclopedia vivente dei vini dell’intera galassia)
• perché l’atmosfera è informale, ma l’organizzazione cronometrica
• perché dalle finestrone dei Magazzini del Cotone si apre la vista su Genova e il suo porto, ed è tutto detto
• perché avrete la fortuna di incrociare tre bellissimi (ggiovani) uomini con maglietta linguacciuta arancione, che da soli valgono il prezzo del biglietto

A buon peso, vi ricordiamo anche che sabato ci sarà una primizia del weekend, con il nostro #tourpapillo tra i vicoli genovesi e la cena a Boccadasse.

Autore

Alessandro Ricci

Sotto i 40 (anni), sopra i 90 (kg), 3 figlie da scarrozzare. Si occupa di enogastronomia su carta e web. Genoano all’anagrafe, nel sangue scorrono 7/10 di Liguria, 2/10 di Piemonte e 1/10 di Toscana. Ha nella barbera il suo vino prediletto e come ultima bevuta della vita un Hemingway da Bolla.

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