Si può dire la trita e ritrita “buona la prima”? Beh, concedetecelo. Mercoledì 8 giugno, in una serata buia e tempestosa, un’accolita di papilli carbonari si è ritrovata al ristorante Voltalacarta di Genova (via Assarotti, 60r, 010 8312046) -la cui cucina è guidata dell’amico chef Maurizio Pinto – per una cena con una sola protagonista: l’acciuga.
È la prima Papillata. Una carrellata di piatti con il denominatore comune del pesce azzurro. Platea variegata, alla fine i palati più diversi sono usciti con un burp soddisfatto.
Non stiamo a ripercorrere il menù, lo trovate nel post preparatorio. Ci siamo scofanati poco meno di un chilo di acciughe a testa. Ecco il nostro podio e qualche wild card che ci ha stupito.
Medaglia di bronzo
Acciughe farcite con ricotta cabannina e agrumi
Innovazione, equilibrio, accostamenti da scoprire: è lo stile di Maurizio che in questo piatto ha trovato uno dei picchi
Medaglia d’argento
Involtino di acciughe, borragine e formaggio
Idem con patate . Ed è anche la portata preferita dalla chef, per sua stessa ammissione.
Medaglia d’oro
Bagnun della riviera levantina
Delicato, saporito, tutto al punto giusto. Vince perché arriva dopo una carrellata infinita e i nostri stomaci quasi in ribellione. Ma riesce comunque ad estasiarci.
Menzioni speciali
Acciughe dorate all’agro: Semplicità, goduria. Detto tutto.
Acciughe in sgabeccio con verdurine. Delicatessen, una vera sciccheria.
Un cenno anche al vino passato (per breve tempo in verità) nei nostri bicchieri. Siamo partiti con una Bianchetta Genovese dell’Azienda Agricola Pinogino, passati attraverso il Vermentino di Zangani e un Grignolino di Accornero. Tutti del 2010, tutti decisamente azzeccati negli abbinamenti.
Un doveroso capitolo dal titolo: grazie grazie denghiù.
Grazie a Maurizio, speriamo di continuare questa collaborazione. Grazie a tutti i nostri ospiti, vista la partenza, scommettiamo che tornerete alle nostre serate, vero? Grazie anche all’acciuga, regina del nostro mare, e della prima grande cena papilla.
A presto!
