I tempi dell’uovo

da | Apr 9, 2015

In tempi in cui la memoria cognitiva è sempre più spesso affidata ad un hard-disk esterno al nostro cervello (un pc, la rete), anche cuocere un banalissimo uovo alla coque richiede informazioni non sempre ovvie. O almeno, che ti lasciano un piccolo, fatidico dubbio: quanto deve cuocere per ottenere il risultato desiderato, ossia, albume solido, tuorlo ancora liquido?

Amleto in cucina corre ai ripari con questo piccolo schema. Da imparare a memoria. Oppure da stamparsi sul frigo di casa. O ancora meglio, facendo ricerca perenne sul nostro blog.

Attenzione, non consideriamo qui le ampie e documentate versioni gourmet, che fanno riferimento a cotture particolarmente avanzate, situazioni climatiche e congiunturali di difficile riproposizione, utilizzo di innumerevoli altri ingredienti quali spezie, erbe, grassi, tuberi, funghi e formaggi. No, sono uova basiche, a prova di neonato. Per le Scotch Eggs, ad esempio, bussate qui. 

Uovo alla coque

risultato voluto: albume solido, tuorlo liquido
procedimento e tempo di cottura: immergere l’uovo in acqua bollente (addizionata di un goccio di aceto o un pizzico di sale, aiuta a comprimere l’albume all’interno del guscio in caso di crepe) per 3-4 minuti. Al termine, fermare la cottura sotto acqua fredda corrente per pochi secondi.

Uovo sodo

risultato voluto: albume solido, tuorlo solido, né cremoso (o “barzotto”) né verdastro e secco (eccessiva cottura)
procedimento e tempo di cottura: immergere l’uovo in acqua fredda e aspettare 7-8 minuti da quando l’acqua comincia a bollire.

Uovo in camicia

risultato voluto: un bell’albume solidificato attorno ad un tuorlo ancora cremoso.
procedimento e tempo di cottura: immergere delicatamente l’uovo (ovviamente avendo già eliminato il guscio) in acqua che sobbolle leggermente addizionata con poco aceto (sempre perché agevola il risultato finale). Attendere 3-4 minuti.

Uovo strapazzato

risultato voluto: un insieme né secco, né filamentoso. Ossia, un uovo strapazzato come si deve.
procedimento e tempo di cottura: rompere le uova in una ciotola, mescolandole leggermente. Passarle in una padella già calda con olio extravergine o una noce di burro a fuoco non troppo vivo per 2-3 minuti, rigirandole spesso.

Uovo al tegamino

risultato voluto: albume solido con crosticina ma non bruciacchiato, tuorlo all’interno ancora cremoso
procedimento e tempo di cottura: in una padella già calda con olio extravergine o burro (preferibile, a mio gusto) rompere un uovo facendo attenzione a non disintegrare il tuorlo. Cottura tra i 2 e i 3 minuti.

Uovo al piatto

risultato voluto: aspetto analogo all’uovo al tegamino, con cottura più leggera e dietetica
procedimento e tempo di cottura: su un piatto irrorarato da un leggero filo d’olio extravergine si rompe l’uovo. Porre il piatto su un tegamino con acqua bollente, coprendolo con un altro piatto. Cottura in 10 minuti.

Indicazioni generali

• è preferibile usare uova a temperatura ambiente.
• è sempre preferibile usare uova il più fresche possibile (per bontà, elasticità del tuorlo, motivi salutari e nutrizionali)
• le uova acquistate, se non sono state in frigo e vengono consumate nel giro di qualche giorno, possono stare anche fuori dal frigo. Una volta in frigo, devono essere conservate in frigo fino al consumo o fino a un paio d’ore prima del consumo.
• sul guscio di ogni uovo c’è un codice. il primo numero indica: 0 – uova da agricoltura biologica 1 – uova da allevamento all’aperto 2- uova da allevamento a terra 3- uova da allevamento in gabbia

Autore

Alessandro Ricci

Sotto i 40 (anni), sopra i 90 (kg), 3 figlie da scarrozzare. Si occupa di enogastronomia su carta e web. Genoano all’anagrafe, nel sangue scorrono 7/10 di Liguria, 2/10 di Piemonte e 1/10 di Toscana. Ha nella barbera il suo vino prediletto e come ultima bevuta della vita un Hemingway da Bolla.

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