Ristorante Veracruz, Genova

da | Nov 17, 2014

Altro che “Messico e nuvole”, a Genova il paese centroamericano si declina in Messico e caruggi: è infatti nei vicoli, in pieno centro storico, che ha da poco aperto il Ristorante Veracruz. Siamo in via San Bernardo – negli spazi del fu Le Colonne – ma nel piatto è vero Messico.
Già il nome: Veracruz, principale porto del paese, con più di una somiglianza con Genova. Ci sono le palme, la spiaggia, ma anche i container, le gru, il porto petroli. Un Messico non da cartolina, verace. Come verace è la cucina proposta dalla famiglia Montaño, che a Veracruz sono nati.

“Niente tex-mex”, ci tengono a sottolineare. Niente nachos, dunque, niente insalatine smorte di mais, nessun burrito, e neppure un piccolo chili con carne.

Buonissimi invece i totopos, gli stuzzichini che arrivano subito in tavola accompagnati da una salsa ai fagioli eccellente e un guacamole casalingo, spazzolato in un attimo. In attesa dell’antipasto si può ordinare una Michelada, birra con tabasco, salsa al pomodoro e peperoncino: una specie di birra-Bloody Mary, che detto così può far paura ma a noi è piaciuta molto. Certo, è roba da camalli veracruziani, solo per uomini veri capaci di sopravvivere nelle peggio osterie dell’angiporto di Veracruz. C’è sennò la consueta caraffa di margarita, per chi preferisce le palme, le spiagge dorate e Paulina Rubio.

Come antipasto dirigetevi senza indugio sul tris di tacos. Tacos veri, fatti in casa. Altrimenti sui molletes, pane tostato con fagioli, formaggio e il pico de gallo, un’altra salsina la cui ricetta finisce subito nel taccuino.

Fra i piatti principali, perfetti il Mole (pollo al cacao) e la Cochinita pibil (maiale marinato con l’achiote); ci sono anche due o tre piatti di pesce, appunto perché Veracruz, che è anche porto di pesca, è una delle poche città messicane con una tradizione gastronomica di mare.

Chiusura col dolcino, fra cui il pastel de los pobres è forse il più intrigante, per quanto ricetta poverissima. Se amate il Baileys – il gusto più o meno è lo stesso – vi piacerà senz’altro il Torito de Cacahuates, bevanda tipica veracruzana a base di arachidi, latte condensato e rum.

Tutta la cena, dall’antipasto al dolce bevande comprese, viene via sui 30 euro, decisamente ben spesi.
Prenotazione consigliata, perché il posto ha immediatamente avuto un notevole successo (e aspettatevi ancora un po’ di rodaggio nel servizio: tanto, mentre aspettate, c’è da spazzolare il guacamole).

Ristorante Veracruz

Indirizzo: via San Bernardo 59r, Genova [mappa]
Telefono: 010 2469527
Giorno di chiusura: martedì sera
www.ristoranteveracruz.it

Autore

Giulio Nepi

44 anni, doppio papà, si occupa da aaaaanni di comunicazione web. Genovese all’anagrafe ma in realtà di solide origini senesi, ha sposato una fiamminga francese creando così un incasinato cortocircuito di tradizioni enogastronomiche

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