Al Solito Posto, Bogliasco

da | Mag 27, 2014

Il primo cliché spezzato è l’assioma “Bogliasco=ristorante sul mare”, perché Al Solito Posto è qualche passo più in là di dove uno se lo aspetterebbe, e lo sguardo non mira sabbia e scogli. È all’interno di Bogliasco, vicino alla linea ferroviaria. E i treni li vedi saettare dietro i vetri fumé, durante la cena, annunciati dal tintinnare della campanella, con il suo imperativo a mettersi in viaggio.

Anche la cucina di Serenella Medone è un passo più in là, anzi due, rispetto al panorama gastronomico genovese. Serenella si è innamorata di questo mestiere non molti anni fa (ha aperto nel 2008), dopo una vita lavorativa in tutt’altro settore. In questi anni, oltre a esperienze importanti – la scuola di Loretta Fanella per i dolci, l’amore gastronomico per Niko Romito, un recente stage da Enrico Crippa che ha portato in dote un uso insistito di fiori e erbe– ha espresso la sua cucina: di grande passione, divertente, fantasiosa, ma allo stesso tempo via via sempre più rigorosa e calibrata, nella costruzione del piatto, nella ricerca ragionata.

La Liguria c’è. È nel pesce – qui si scrive di “ottime materie prime”, senza blaterare, e gli insegnamenti di  papà Dino, ex pescatore, hanno probabilmente impresso una precisa ricerca qualitativa – e nelle verdure utilizzate. Il locale è nato come american bar, e lo è ancora: non ha perso anima e arredi originali, runner di stoffa caratterizzano la mise en place e un buon cocktail può essere inizio o fine cena, nonché accompagnamento di alcune portate. A proporli, Alessandro Palazzesi, marito di Serenella, barman AIBES, che segue anche la sala. Due i percorsi degustazione: “il viaggio” (€ 46) è per i meno spericolati (le frittelle di baccalà e il ciuppin di pesce, ad esempio, sono uno scoglio d’appoggio per chi cerca, sempre e comunque, piatti conosciuti); “il gioco” (€ 55) è invece espressione più sincera della filosofia di Serenella.

Ostriche, mele e granita di gin tonic è un equilibrio di contrasti, consistenze e temperature, mentre la carbonara di capesante affumicate arriva a tavola nascosta sotto una cloche di vetro che racchiude una nube fumosa di faggio. Il gioco continua con i taglierini di tarassaco e tonno crudo, e con i raviolini di mandorle – il cui ripieno è solo, semplicemente, mandorle – ricci di mare e asparagi: un piatto assai riuscito. I gamberi di Santa Margherita amaranto soffiato e salsa verde su dripping di barbabietola sono un richiamo davvero giocoso al cappon magro: non tanto un’interpretazione, quanto un’assonanza. Le capacità di Serenella si evidenziano anche con il tortino di carote gelato fior di latte all’extravergine olive semicandite e croccantino di pinoli: una composizione tra dolce e non dolce di raro equilibrio e piacevolezza.
La carta dei vini non è sconfinata ma personale, con tante etichette “naturali”. Non è il solito posto: battuta scontata, ma sincera. Anzi, è di certo tra le migliori tavole di Genova e provincia.

Al Solito Posto
indirizzo: BOGLIASCO – via Giuseppe Mazzini, 228 [mappa]
telefono: 0103461040
giorno di chiusura: martedì
chef: Serenella Medone
Prezzo medio (4 piatti): euro  60
sito internet: www.alsolitoposto.net

Autore

Alessandro Ricci

Sotto i 40 (anni), sopra i 90 (kg), 3 figlie da scarrozzare. Si occupa di enogastronomia su carta e web. Genoano all’anagrafe, nel sangue scorrono 7/10 di Liguria, 2/10 di Piemonte e 1/10 di Toscana. Ha nella barbera il suo vino prediletto e come ultima bevuta della vita un Hemingway da Bolla.

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