Weekend sui bricchi: la Baita del Gorzente

da | Giu 21, 2016

Il simbolo della Baita del Rio Gorzente è una volpe, e la volpe c’è: sul far della sera si avvicina a curiosare, a rovistare nelle cibarie di qualche campeggiatore sbadato. Guardinga e lesta, ha ormai adottato i custodi della baita, concedendosi con distacco da vera diva impellicciata.

Siamo nel pieno del Parco delle Capanne di Marcarolo, in una natura lussureggiante e selvaggia, dove il cellulare scende rapidamente da due a una a zero tacche. Eppure Genova è a un tiro di schioppo, di là dalla cima del monte. La Baita del Gorzente vigila sul vecchio guado che attraversa l’omonimo rio che scende dai laghi, una gettata di cemento inagibile durante le piogge. Tecnicamente siamo in Piemonte.
Ci sono tre strade per arrivarci, e nessuna è adatta ai sofferenti di macchina. Da Campomorone su per i Piani di Praglia (la più lunga ma la migliore), oppure da Campoligure per la Val Ponzema (la più corta): le due strade si riuniscono dietro la centesima curva e passano poi davanti alla Benedicta, a ricordare che questa fu zona di partigiani. Infine da Voltaggio lungo una strada stretta ma panoramica (la più bella).

La Baita è aperta solo nei mesi estivi e dà su un bel pratone, fornito di giochi per bambini, barbecue, forno a legna e tavoli. I più avventurosi si possono portare la tenda e accamparsi nella fascia sottostante.
Il posto chiama l’ozio: nessuna costruzione nei dintorni, niente traffico, i meandri del Rio Gorzente punteggiati di pozze dove fare il bagno, il prato e il profumo di grigliata.

Se ciò non bastasse, si mangia bene. Il menù è risicato, due primi e due secondi, ma curato con un’attenzione che stupisce: su tutti gli gnocchi al pesto (8 €), ineccepibili, con il pesto fatto al mortaio e le farine integrali del Molino Moisello, e i ravioli “della nonna Mariein” (9 €) davvero ottimi. Il tagliere di salumi e formaggi della zona (6 €) fa da adeguato antipasto; di secondo grigliata mista (12 €) o battuta di fassone (9 €). Pane fatto nel forno della baita col lievito madre, dolci casalinghi come i canestrelli con la crema pasticcera o la classica imbattibile crostata. I prezzi sono onesti ma contate che bisogna aggiungere 10 € di tessera associativa, valida per tutto l’anno.
Si beve bene con le birre artigianali di Pasturana (alla spina) e i vini di Roberto Ghio (Bosio, AL), cantina in conversione biologica di cui segnaliamo lo spumante a base cortese, e che per inciso è il proprietario della baracca.

E per finire, se vi eravate spaventati perché il cellulare non prende, sappiate che il wifi è gratis (insomma, potete scrivere alla mamma via whatsapp, o più intelligentemente navigare su papilleclandestine); molto fitto anche il programma di concerti e incontri, con serate praticamente tutti i fine settimana.

 

Baita Rio Gorzente

Indirizzo: Località Guado Gorzente 1, Bosio (AL)
Telefono: 010 8934055 / 340 7958644
Giorno di chiusura: mai (aperto da maggio a settembre)
Sito web: www.baitagorzente.it | Pagina Facebook

Autore

Giulio Nepi

44 anni, doppio papà, si occupa da aaaaanni di comunicazione web. Genovese all’anagrafe ma in realtà di solide origini senesi, ha sposato una fiamminga francese creando così un incasinato cortocircuito di tradizioni enogastronomiche

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