La realtà, quando ci sbatti la faccia, è durissima. Ero arrivata in ritardo ad una lezione di mahamudra (o come cavolo si chiama). Mi ero fatta coinvolgere in questa esperienza tantrica da un’amica che ne raccontava meraviglie. Appena entrata nella stanza non avevo fatto caso alle persone intorno a me: erano già tutti concentrati ad occhi chiusi.
L’unico posto rimasto era quello accanto ad una vecchia conoscenza, ritornata in carne ed ossa dall’oblio della mia mente: il flirt del mio ex fidanzato. Ti chiama pure, il flirt, ti fa spazio, perché (fate la vocina stridula, dai) “possiamo condividere anche questa esperienza se comunque ne abbiamo già condivisa un’altra”.
Orrore!
Se vi capitasse di fare meditazione accanto al flirt del vostro ex fidanzato, mediterete immediatamente sulla sua fisicata anche a occhi serrati. Ho fatto una scansione in un nanosecondo. Mentre rilevavo una incomprensibile mancanza di cellulite, di ciccia nell’interno coscia, di doppie punte, di peli superflui e notavo la perfetta abbronzatura, la tonicità e le proporzioni perfette, una vocina dentro di me gridava frasi di circostanza, rivolte al cielo, alla terra, a tutte le religioni conosciute, qui irripetibili.
In quel momento, subivo chiaramente la trasformazione in Eleanor Abernathy dei Simpson, senza i gatti. A quel punto il maestro mi invita a praticare la posizione della Dea Kalì. Si tratta di una sorta di squat con le braccia aperte, completato da una linguaccia – la peggiore che potreste fare – e varie emissioni sonore, come soffi (fffffff, come potrebbe fare un gatto dopo che gli avete accidentalmente pestato la coda). L’immagine terrificante della dea esplicita tutte le ombre della psiche umana. Quale forza divina potreste trovare in una papilla concentrata a fare linguacce che la tipa fisicata non avrà mai?
Così tornata a casa ho pensato all’unica ricetta che può far resuscitare da qualsiasi brutta giornata, una ricetta che dona il sorriso e l’armonia interiore: la torta paradiso.
Ingredienti per la Torta Paradiso
3 uova e 4 tuorli
100 gr farina
50 gr fecola
65 gr burro fuso
170 gr zucchero
Ci serve: uno sbattitore elettrico
Mescolare le uova insieme allo zucchero e cominciare a montare il composto con lo sbattitore per almeno dieci minuti: dovrà schiarirsi ed essere spumoso. Unire la farina e la fecola mescolando con un cucchiaio dal basso verso l’alto; incorporare il burro fuso (a temperatura ambiente). Mescolare ancora con delicatezza e versare il composto nello stampo precedentemente imburrato e infarinato. Informare per 30 minuti circa a 180°. Lasciar raffreddare bene prima di servire.
La consistenza è simile a quella del pan di spagna, questa torta si presta alle farciture. Per ottenere la versione al cioccolato utilizzare, oltre alla fecola secondo la dose di questa ricetta, 85 gr di farina e 35 gr di cacao amaro.