E venne il giorno della finale. Stasera tocca a Spagna e Olanda. Non sappiamo chi vincerà, ma quel che è certo che una nuova squadra aggiungerà per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro dei Mondiali. L’ultimo post di Mondial fùd(t) è dedicato ai mondiali di quattro anni fa. Così poco tempo è passato? A vedere i risultati di questo mondiale sudafricano sembrano essere passati secoli. Francia e Italia, le due finaliste nel 2006, non sono riuscite nemmeno a passare il turno preliminare, finendo ultime nei loro rispettivi gironi. L’Italia allora aveva una difesa di ferro (guidata da un Cannavaro strepitoso), un attacco pericoloso e un uomo in panchina che non sbagliava un cambio. La Francia aveva tanti buoni giocatori (e uno grandissimo, in mezzo al campo) e un uomo in panchina antipatico come pochi. In quattro anni cosa è cambiato? L’Italia si è trovata con una difesa imbarazzante, guidata dallo stesso Cannavaro d’allora, sì, ma in condizioni pietose, un attacco anemico e un uomo in panchina, lo stesso d’allora, sì, ma confuso da certezze granitiche poggiate su fondamenta di sabbia. La Francia, in Sudafrica, è stata tanti buoni giocatori ma non un collettivo, orfana di Zidane, con lo stesso allenatore d’allora, sì, ma talmente sconclusionato nella gestione della squadra da apparire quasi simpatico. Meglio pensare a quattro anni fa, allora, alla semifinale vinta con la Germania (miglior partita giocata dall’Italia da un bel po’ di tempo a questa parte); a una finale non bellissima, ma vibrante. In attesa del nuovo campione, festeggiamo Cannavaro e compagni con una zuppa di cozze napoletana (© ph Food Lovers Odyssey).
Marco Rezzano (Enoteca Regionale Ligure): i punti di forza del fare vino in Liguria
In una recente chiacchierata in diretta che abbiamo fatto con alcuni produttori ed esperti di vino in Liguria, il Presidente dell’Enoteca Regionale della Liguria Marco Rezzano, vero e proprio Virgilio della nostra Regione per ciò che riguarda l’enomondo e non solo, ha...