Più mangi cioccolato, più diventi magro; un bel voto a scuola (in Francia) per chi è più in forma; il kiwi migliora la diuresi. Una sola di queste affermazioni è falsa. Voi quale scegliereste? Ebbene solo l’ultima di queste tre è il pesce d’aprile. Le altre due sono (ahimè) vere. Quella dei bambini è stata pronunciata dall’uomo che (a detta della copertina del suo libro) avrebbe fatto dimagrire 20 milioni di persone nel mondo: il dietologo francese Pierre Dukan, che in realtà ha lanciato una proposta sui voti in magrezza in pagella già tempo fa e recentemente è tornato in voga per essere stato mazziato dall’ordine dei medici che vorrebbe radiarlo dall’albo per questa sparata.

La prima di queste frasi, quella sul cioccolato, riprende paro paro il titolo del Giornale di venerdì. E questo è l’esempio più lampante di come da una statistica si arrivi a una notizia (che in realtà non c’è). La base di questa affermazione – come si legge poi nel proseguo del pezzo – è una statistica dell’Università della California su mille soggetti adulti: chi consumava più cioccolato aveva un indice di massa corporea più basso. La ragione è tuttora ignota, potrebbe essere in relazione con il senso di sazietà indotto da questo alimento, o derivare da altre mille combinazioni. Inoltre la ricerca mette in relazione la frequenza di consumo ai soggetti magri e non la quantità. A conferma che non si possano imputare al cioccolato virtù dimagranti.
Però una rilevazione statistica si trasforma in scoperta e la scoperta in notizia con conseguente ricetta di benessere urlata nel titolo. (Urgono bugiardini, magari a forma di pesce…)