Frammenti di Vinitaly

da | Apr 13, 2010

Due giorni di Vinitaly, quanti vini abbiamo assaggiato? Una marea, bianca e rossa. Molti ci sono piaciuti e avremmo voluto anche fotografarli, ma la lucidità, a tratti, mancava. In questo collages segnaliamo sei cantine. Un omaggio al Veneto, con due bottiglie della Valpolicella, e quattro bianchi che abbiamo apprezzato.

amarone_brigaldaraAmarone della Valpolicella Classico 2006
Brigaldara

Un amarone potente (16,5% d’alcool) ed elegante, morbido e caldo, ampio al naso, che si apre con frutti di bosco, chiodi di garofano e una nota balsamica per chiudersi con un bel profumo di confettura di prugne. Il Case Vecie, amarone di punta della cantina, è una bevuta che consigliamo a tutti.


 

torre_orti

Valpolicella Superiore 2007
Az. Agr. La Cavalchina

Cavalchina è un nome storica della zona di Custoza, ma con l’etichetta Torre d’Orti ha iniziato a fare anche un Valpolicella Superiore abbastanza piacione: al naso predomina la frutta matura e i sentori vanigliati del legno. Il sorso è caldo e abbastanza lungo.


 

bricco_maiolica

Langhe Bianco Pensiero Infinito
Bricco Maiolica

Di questa cantina piemontese avevamo già assaggiato l’ottimo Langhe Bianco Rolando, uvaggio di chardonnay e sauvignon dall’interessante rapporto qualità/prezzo, così come il Dolcetto di Diano d’Alba Superiore Sorì Bricco Maiolica. A Vinitaly abbiamo provato questa chicca, un chardonnay in purezza affinato 33 mesi in barrique e 10 nel legno, proposto solo in magnum (1000 esemplari), dal prezzo decisamente alto (poco meno di 100 euro). Il piacere di questo assaggio, però, è stato grande.


 

filadoro

Fiano D’Avellino 2008
Filadoro

Tra i Fiano assaggiati, due ci hanno colpito, diversi tra loro. Il primo è il Fiano della cantina Ciro Picariello, particolare, meno prorompente di altri esemplari, ma con una vena minerale, al naso e in bocca, molto piacevole. Il secondo, più fruttato, più opulento, è quello della foto: lo abbiamo scelto per la pulizia del packaging (scoprendo poi che il produttore è un architetto), ma ci ha soddisfatto anche al palato.

vignai_dulineMorus Alba 2008
Vignai Da Duline

E’ stato uno degli incontri più belli del Vinitaly, quello con Lorenzo Mocchiutti, appassionato vigneron del Carso. I vini della sua cantina ci sono piaciuti, così come la filosofia che ci sta dietro, di rispetto della natura e dei suoi tempi, ma anche di grande professionalità tra le botti. Oltre l’ottimo pinot grigio, da applausi il Morus Alba, uvaggio di Sauvignon e Malvasia Istriana, che regala un naso davvero interessante, ricco e una bocca minerale dove è bello andare a ricercare, col passare dei minuti, nuovi slanci sensoriali.


Gavi Superiore Terre Bianche 2007
Binè

Chiudiamo con questo bel Gavi, espressione caratteristica del vitigno, che nasce in questa piccola cantina che si contraddistingue anche per un buon rapporto qualità/prezzo. Bei profumi, per intensità e complessità, dove predominano i fiori bianchi, e un sorso avvolgente e fragrante.

Autore

Alessandro Ricci

Sotto i 40 (anni), sopra i 90 (kg), 3 figlie da scarrozzare. Si occupa di enogastronomia su carta e web. Genoano all’anagrafe, nel sangue scorrono 7/10 di Liguria, 2/10 di Piemonte e 1/10 di Toscana. Ha nella barbera il suo vino prediletto e come ultima bevuta della vita un Hemingway da Bolla.

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