Lo sapevate che il Monferrato è il territorio più castellato d’Italia? Io, fino a poco tempo fa, no. E conoscete le origini di questa terra? Per la leggenda fu Aleramo, nel 961, a determinarne i confini, cavalcando senza sosta per tre giorni e tre notti. Il territorio che percorse prese il nome di Monferrato, dal fatto che Aleramo usò un mattone (mòn) per ferrare il cavallo che aveva perso uno zoccolo (fér) durante la corsa. Il Monferrato, nei prossimi due weekend, sarà animato dalla manifestazione “Golosaria tra i Castelli del Monferrato”, organizzata da Club di Papillon. Due fine settimana all’insegna dei produttori di cose buone, di castelli e paesi in festa, di cantine aperte e ristoranti con menu a tema. Il primo weekend (6-7 marzo) riguarderà la parte alessandrina, con epicentro a Casale Monferrato, Vignale e Terruggia. Il secondo (13-14 marzo), invece, l’Astigiano, con al centro Montemagno, Portacomaro e Castagnole Monferrato. Sul sito www.golosaria.it si possono trovare programmi completi e indicazioni (e scaricare l’invito). Per conto mio, solo qualche piccolo suggerimento. Non perdetevi l’assaggio della Muletta, sublime salume alessandrino, il cui impasto (parti nobili del suino e grasso di pancetta) viene condito con sale, pepe, noce moscata, aglio e barbera d’annata per poi essere insaccato in un budello cieco di maiale. La trovate a Serralunga di Crea, ma anche tra gli espositori del Castello di Casale. Nel bicchiere non può che trionfare la barbera. Ma attenzione: Castagnole Monferrato è il paese del Ruchè, vitigno autoctono che regala sentori di rosa e di spezie molto particolari. Portacomaro e Vignale Monferrato, invece, sono vocati al Grignolino.
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Domenica 8 dicembre 2024 a Molare, Agriturismo A Modo Mio.