Dopo la presentazione della birra cooperativa brassata a otto mani, un’altra collaborazione tra birrai liguri dimostra che nella nostra regione c’è il giusto fermento. Sabato prossimo, 3 febbraio, presso il Monastero di Santo Stefano di Millesimo, tocca ai ragazzi di Altavia e a Maurizio “Flibus” Guidetti del Birrificio Scarampola presentare “Birrai Affumicati“.
Tutto nasce dal malto affumicato per 11 giorni nei tradizionali tecci di Calizzano e Murialdo. I due birrifici presenteranno due birre diversissime. Altavia ha prodotto una rauch a bassa fermentazione (si chiama Scau, termine con il quale nel dialetto locale si indicano gli essiccatoi), mentre Scarampola ha fatto una blanche (dunque alta fermentazione) con una piccola percentuale di questo malto.
Appuntamento alle ore 16, quando sarà presentato il processo di affumicatura che caratterizza questa antica tradizione ligure. Poi si continua fino alle 22.30, con la degustazione delle due birre (e altre birre dei due birrifici) accompagnata da salumi e formaggi del territorio.
“Il risultato è davvero unico nel suo genere, perché alle classiche note affumicate si mischiano sentori di castagna cotta e un finale quasi tannico che ricorda la pula, la buccia della castagna” spiega Giorgio Masio, mastro birraio di Altavia.
Il presidio Slow Food che tutela i tecci permette infatti di utilizzare per il fuoco solo legno di castagno e pula di castagna (le bucce della battitura). Dal prossimo anno un teccio attualmente abbandonato sarà recuperato per poter affumicare il malto. Un’idea logica di economia agricola, che fa bene ad un’intera valle.