Ecco una ricetta velocissima, una salsa dal risultato gustoso. La chiameremo pesto bianco, perché, come il pesto, viene preparata tutta a freddo e alcuni ingredienti (4 su 7) sono gli stessi.
È un condimento che ho assaggiato molte volte, preparato da mia madre. E l’ho ritrovato, piuttosto simile, alla Locanda del Pettirosso, una trattoria di Pentema (Torriglia), a condimento di ravioli magri. Questa volta non propongo varianti, ma il gioco si fa più complesso. Lascio le dosi abbastanza libere: a voi il piacere di sperimentare e trovare la giusta armonia. Vabbè, dai, un’indicazione di massima la do, con le dosi che ho utilizzato io per fare il sugo domenica scorsa.
Pesto di maggiorana
Ingredienti per 4 (buttate dunque 4 etti di pasta, preferibilmente spaghetti)
- 1 etto di Parmigiano Reggiano
- 1 etto di pinoli
- 1 spicchio d’aglio
- 100 cl di latte
- 2 cucchiai di pan grattato (meglio mollica di pane bagnata nel latte)
- 15 gr di maggiorana fresca
Tempo di preparazione: 2 minuti
La ricetta
F-a-c-i-l-i-s-s-i-m-o: in un frullatore si mettono tutti gli ingredienti, tranne il latte, e si frulla fino ad ottenere un composto omogeneo. Si aggiunge allora il latte, fino a raggiungere la consistenza voluta (non deve risultare né poco né troppo liquido).
Con le dosi proposte, la salsa è caratterizzata principalmente dalla maggiorana e dai pinoli. Mia mamma aumenta un po’ la dose dell’aglio. Non esagerate col sale se il Parmigiano è piuttosto stagionato.
Sarà che ci sono affezionato fin da quando sono bambino, ma questa pasta continua a piacermi assai. È odorosa d’estate, forte d’aglio, dolce di pinolo, saporita di Parmigiano. Dedicata a chi ha poco tempo in cucina, ma valida anche per una cenetta romantica. Nel caso, meglio non abbondare con l’aglio.
Obbelin, questa è un'aperta provocazione 🙂
Mi piace la Crema di Maggiorana, e poi non posso mica contraddire una mamma papilla!
La cosa che nel mio piccolo combatto da un po' di tempo è il vezzo foresto di chiamare Pesto qualsiasi salsa.
E' un'invenzione del marketing perchè la parola "pesto" paga in termini di vendite. quindi abbiamo il "pesto siciliano" (mai esistito) , il "pesto trapanese" (si chiama pasta cun l'agghiu), il pesto pantesco ( si chiama ammogghiu).
Ci sono tre preparazioni che sono sempre state chiamate "pesto" da coloro che le hanno create: il "gras pistà" modenese, una crema di carne dell'italia centrale di cui non ricordo molto, e il Pesto. quello con il basilico ecc …
Per tutte le altre si tratta di salse fredde, frullate come il Pesto, ma sono diversi gli ingredienti. Ma il Sidro mica si chiama "Vino di Mele", la Vodka non si chiama Whisky di Patate, ecc… E adesso scannatemi, anzi pestellatemi 🙂