Ricetta work in progress: farrotto 2.0 (ovvero, se al farrotto 1.0 aggiungo le vongole e doso le dosi)

da | Feb 28, 2011

ricettaPunto di partenza: la ricetta qui presentata.

Punti critici ricetta di partenza: troppo salata, troppo affumicata. In una parola, disarmonica.

Procediamo dunque col tentativo numero due. Con qualche modifica. Un ingrediente in più (le vongole – e un poco di prezzemolo per la cottura delle vongole), un ingrediente diverso (il timo al posto del timo limonato). Un ingrediente in meno (il sale). Una dose differente di tè affumicato. Ecco la ricetta rivisitata.

Farrotto con le vongole e tè affumicato

Ingredienti (per due persone)

  • 160 gr di farro
  • 1 porro
  • 600 gr di vongole
  • 4 acciughe salate
  • 2 bicchiere di vino bianco (ho utilizzato un Gavi)
  • tè affumicato
  • 50 gr di burro
  • 2 rametti di timo
  • prezzemolo

La ricetta

Ho lavato il farro in acqua fredda.
Ho pulito le acciughe, sciacquandole sotto abbondante acqua fredda e spezzettandole non troppo finemente.
Ho ridotto a sottili rondelle la parte più tenera del porro.
Ho versato in un piccolo tegame, posto su fuoco vivace (per cinque minuti), il vino, per farne evaporare l’alcool.
In una padella antiaderente ho fatto andare per due-tre minuti il porro, le acciughe e due rametti di timo.
In un tegamino ho preparato il tè affumicato (1 litro d’acqua per un cucchiaino generoso di tè).
In un tegame di coccio già scaldato, su fiamma non smorta, ho fatto tostare il farro (un paio di minuti), bagnato con il vino, poi ho aggiunto porro e acciughe. Abbassata la fiamma, ho bagnato il farro con il primo mestolo di tè affumicato.
Nel frattempo, in una padella antiaderente con un filo d’olio e un mezzo pugno di prezzemolo tritato, ho fatto aprire le vongole su fuoco vivace. Aperte, le ho sgusciate quasi tutte (tranne dieci).
Ho cotto il farro per 45′ minuti, bagnando sempre con il tè. Allo scoccare del quarantesimo, ho aggiunto le vongole sgusciate con un po’ della loro acqua di cottura. Cinque minuti dopo, vigorosa mantecatura con burro (buono, di montagna).
Ho impiattato il farrotto guarnendo con un poco di prezzemolo e cinque vongole nel guscio.

Risultato

Decisamente meglio del primo tentativo. L’affumicatura, con le dosi usate (1 cucchiaino di tè in un litro d’acqua) è decisamente più morbida. L’utilizzo dell’acqua di cottura delle vongole (naturalmente salata) al posto del sale rende meno salato il piatto. Le vongole contribuiscono a dare legame al piatto. Il timo al posto del timo limonato non modifica il quadro: l’aromatica non si percepisce.

Tempo della ricetta: 55′
Soddisfazione della  ricetta: 7+
Bevanda consigliata: Inama Vulcaia Sauvignon Fumè o Birra Torbata Almond 22
Indicata per: “cena a due, non troppo romantica, abbastanza rustica” (così sentenziò Linda, provata la ricetta)
La frase abbinata:
Fumo nell’acqua, fuoco nel cielo

Autore

Alessandro Ricci

Sotto i 40 (anni), sopra i 90 (kg), 3 figlie da scarrozzare. Si occupa di enogastronomia su carta e web. Genoano all’anagrafe, nel sangue scorrono 7/10 di Liguria, 2/10 di Piemonte e 1/10 di Toscana. Ha nella barbera il suo vino prediletto e come ultima bevuta della vita un Hemingway da Bolla.

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