Un forno a legna in terra cruda, autocostruito e a disposizione dell’intera popolazione sestrese (e genovese).
È stato inaugurato la scorsa settimana nel Circolo ARCI Filippo Merlino (via Galliano, 16 – tel. 0108987722), progettato e costruito dall’Associazione Terra! Onlus in collaborazione con Uisp Genova.
“Il circolo voleva costruire un forno di quartiere – spiega l’architetto Silvia Cama, dell’associazione Terra – e noi gli abbiamo proposto di attivare un processo di autocostruzione che ha portato a questo forno in terra cruda”.
Olindo Repetto, presidente del Circolo, ne spiega l’utilizzo: “Chiunque potrà utilizzarlo, soci arci e non. Basta telefonare il giorno prima per prenotarlo e pagare una quota minima, 5 euro, per il consumo della legna. La cottura poi sarà gestita dall’utente in totale autonomia. Si potranno sfornare pane, focaccia, pizza, pandolci”.
Il circolo è aperto tutti i giorni dell’anno dalle 9 alle 12.30; dalle 14.30 alle 19.30 e dalle 21 alle 24.
Saranno anche organizzati dei corsi di panificazione per le scuole gestiti da UISP Genova.
L’idea di un forno collettivo è bellissima. E utile. Implica il superamento del guscio casalingo per riappropriarsi di spazi e tempi collettivi; significa riattivare processi di condivisione che, storicamente, scaturivamo attorno al fuoco e al pane caratterizzando la vita sociale dei paesi. Significa anche, in una città come Genova piuttosto avara di buoni forni, dare la possibilità a tutti di farsi un buon pane casereccio, scegliendo farine, lieviti e ricetta.
La costruzione di un forno in terra cruda, poi, comporta un approccio etico: è riproducibile in totale autonomia, non costa praticamente nulla, è assolutamente naturale. Basta un po’ di terra, qualche mattone refrattario, dei rami di nocciolo per la centina. E poi passione, tempo, e un po’ di perizia tecnica.
Nel video, Silvia Cama spiega qualcosa in più sulla costruzione. Ma per chi volesse approfondire l’argomento, ecco un link interessante da cui partire.