Nonna Alfonsina, la fresca vincitrice del Campionato del mondo di Pesto al mortaio, potrebbe essere stata l’ultima campionessa del pesto premiata sotto gli stucchi di Palazzo Ducale. La prossima manifestazione rischia infatti di tenersi a Milano, come pare confermato dalle recenti dichiarazioni di Marco Costardella, proprietario del marchio e della società che da sette anni organizza la gara.
Sembra assurdo considerando la genovesità del pesto, ma avete fatto i conti senza la consueta incapacità genovese di dare risalto ai propri tesori: secondo un recente sondaggio soltanto il 38% degli italiani sa che il pesto è genovese, percentuale che scende allo zerovirgola quando il campione del test è europeo.
Risultato? Il campionato si sposterà a Milano: più audience, più pubblico, molti più soldi da investire e da guadagnare, e – ciliegina sulla torta, o se preferite, orrore – la gara farà parte della prossima edizione di Masterchef.
Sentite cosa ha dichiarato Costardella all’Ansa: “Uno dei più grandi gruppi alimentari del mondo, di cui non posso dirvi il nome ha deciso di puntare sul campionato. Dovete considerare che il pesto è il terzo condimento più venduto al mondo, anche se come sapete la ricetta è quasi sempre sbagliata. Ma non possiamo sperperare un patrimonio di notorietà come questo puntando su una città periferica come Genova“.
La perla però è il commento finale: “Noi vediamo il trasferimento a Milano come il miglior modo di far risaltare l’indissolubile legame fra il pesto e Genova, usando magari la grande vetrina offerta dall’Expo 2015“.
Una città incapace di fare sistema, che una volta di più si ritrova a fare i conti con micidiale gioco di veti incrociati, invidie e veleni, e francamente conta poco la mezza promessa di un futuro ritorno a Genova. Altro che “more than this”…
A breve è attesa una nota di Gianni Pagello, portavoce del sindaco Doria, che si spera possa fare un po’ di chiarezza su una situazione al limite del paradossale.
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