Quinoa, una sconosciuta nella mia cucina

da | Ago 29, 2014

Rieccomi a casa, al lavoro, alle prese con la solita routine da cui ero riuscita a scappare per un po’, nonostante questa estate-non-estate. Quest’anno non ho potuto dedicarmi a un viaggio in un angolo di mondo remoto e sconosciuto, ma ho provato a visitare un paese che non conosco attraverso la cucina, con una ricetta il cui ingrediente principale è la quìnoa, originaria del Perù e della Bolivia.

Questo pseudo cereale è interessante per le sue proprietà: ricca in minerali (fosforo, magnesio, zinco e ferro), ha un alto contenuto in proteine, micronutrienti e vitamine (C, E, B), non ha glutine (quindi può essere consumata anche dai celiaci) e non è eccessivamente calorica (apporto di circa 368 kcalorie ogni 100 grammi).

La granella e le giovani foglie di quinoa vanno risciacquate per rimuovere l’amaro. Le foglie possono essere servite come contorno, simile agli spinaci o foglie di bietola, a me ricordano le foglie di una pianta che mi avevano fatto usare ad un corso di cucina africana, ma non le ho sperimentate in questa ricetta temendo fossero troppo amare.

La quinoa è spesso tostata o ridotta in farina: se ne fanno pane, torte, pasta, noodles e biscotti. Bollita nelle zuppe, in fiocchi a colazione, se fanno persino delle frittelle. Dalla quinoa è possibile produrre birra (inizio a pensare che si possa produrre birra con qualsiasi alimento… mah) e differenti bevande analcoliche. Ringrazio www.quinoaitalia.com per avermi fornito un sacco di informazioni su questo alimento.

E adesso in cucina con la sconosciuta!


Ingredienti:

450 gr di bietoline/erbette
130 gr quinoa
50 gr pecorino toscano
1 scalogno
1 tuorlo di uovo
2 cucchiai di pangrattato
olio extravergine, sale, pepe q.b.

Versare la quinoa in acqua bollente salata per un quarto d’ora, quindi scolatela e mettetela da parte. In padella fate appassire le bietoline tagliate a listarelle con lo scalogno tritato e un filo d’olio. Salate e pepate.

IMG_7244_web

Aggiungete la quinoa, il pecorino, il tuorlo d’uovo e il pangrattato. Impastate il composto e aiutandovi con un cucchiaio preparate le polpette e passatele nel pangrattato.

IMG_7246_web
Fate rosolare le polpette, rigirandole spesso, per cinque minuti in una padella con un filo d’olio. Servite le polpette ben calde.

IMG_7249_web

Autore

Ilaria Miglio

Lady Papilla, il tocco femminile che mancava a quei tre. Donna dai mille interessi e perennemente in movimento, scrive ricette e dispensa consigli per sopravvivere ai sentimenti e agli ormoni

Leggi gli articoli correlati

Articoli correlati

Coniglio e Rossese, tra le Alpi e il mare

Coniglio e Rossese, tra le Alpi e il mare

Il Genova Wine Festival, ahimè, è finito da un bel po’. In attesa della prossima edizione, fortunatamente, ho effettuato un buon rifornimento di bottiglie dei produttori presenti alla manifestazione per alleviare la nostalgia e rivivere quei momenti felici. E dato che...

Iscriviti alla newsletter papilla