Ziferblat: non è un bar, ma un esperimento sociale

da | Gen 16, 2014

Un locale dove non si pagano le consumazioni, ma il tempo di permanenza.
Ha aperto a Londra, il suo nome è Ziferblat (388, Old Street) ed è la filiale inglese di una catena russa di locali pay-per-minute di proprietà del giovane Ivan Mitin (nella foto, evidentemente gasato dal successo), sguardo diabolico e un gran bel paio di baffi.

In un ambiente raffinato, un misto tra un salotto di casa e un negozio vintage, con tavoli e sedie scompagnate, giradischi e luci soffuse, il cliente all’entrata deve prendere una sveglia dall’armadietto e può usufruire gratuitamente dell’ampia cucina, uno spazio comune dove prepararsi in autonomia sia caffè e che qualcosa da mangiare, attingendo gratuitamente dalla dispensa (frutta, verdura, snack) o utilizzando ingredienti portati da casa. Alla fine, dopo aver sparecchiato e lavato le proprie stoviglie (ma è consigliato, non obbligatorio) si pagano solo i minuti di permanenza, e la tariffa è popolare: tre penny al minuto, ovvero 1,80 sterline all’ora, poco più di due euro.

Insomma, più che un bar, si tratta di un esperimento sociale; un luogo di aggregazione, aperto dalle 10 alle 24, dove, come dice il sito “si è liberi di essere se stessi: si può lavorare, fare un po’ di arte, leggere un libro, suonare il piano, fare conoscenze, partecipare a eventi, bere tè o caffè a volontà – in altre parole, fare quello che vuoi purché si rispetti lo spazio e le altre persone”.

Una sorta di coffice (c’è anche il Wi-Fi gratuito), dove il concetto del tempo a pagamento è più un pretesto (la tariffa popolare non induce ad accelerare i tempi) che reale motore di consumazioni veloci, e che poco (o nulla) ha a che fare con un esempio italiano a cui è stato accostato in questi giorni: il Tandem di Napoli, dove si paga il ragù un euro al minuto, calcolato da quando il piatto arriva in tavola (qui sì che il il prezzo incide sulla velocità).

È un esperimento che pone qualche domanda:
• è il futuro del coworking?
• potrebbe funzionare replicato, o il successo sta principalmente nell’impatto mediatico della novità?
• portato in Italia, che guazzabuglio potrebbe scaturirne?

Autore

Alessandro Ricci

Sotto i 40 (anni), sopra i 90 (kg), 3 figlie da scarrozzare. Si occupa di enogastronomia su carta e web. Genoano all’anagrafe, nel sangue scorrono 7/10 di Liguria, 2/10 di Piemonte e 1/10 di Toscana. Ha nella barbera il suo vino prediletto e come ultima bevuta della vita un Hemingway da Bolla.

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