Canediguerra, il più giovane birrificio del #GBF

da | Ott 9, 2015

Canediguerra è il più giovane birrificio del festival, nato ad inizio 2015. Coacervo tutto alessandrino, avvalorato dall’esperienza ormai decennale del birraio Alessio “Allo” Gatti, produce proprio ad Alessandria in un vecchio stabile industriale largamente in disuso. Immagine lineare, come del resto lo è la filosofia brassicola: Canediguerra propone ricette tradizionali, rispettose dei canoni stilistici di riferimento, non filtrate né ovviamente pastorizzate, prodotte utilizzando le migliori tecnologie di processo e di controllo qualità disponibili nel settore.
Per maggiori info:  www.canediguerra.com
Una breve intervista a Alessio “Allo” Gatti

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Raccontaci i tuoi inizi

[/vc_column][vc_column width=”2/3″]Come birraio ho iniziato 10 anni fa con il birrificio Brùton di Lucca, ma la passione per la birra risale a parecchi anni prima, quando quasi ogni weekend mi cimentavo nella produzione di birra nel mio garage insieme a un sacco di amici. All’epoca, sto parlando dei primi anni 2000, oltre a produrre parecchi ettolitri annui di birra casalinga, ero onnipresente agli eventi birrari Italiani ed esteri e viaggiavo in lungo e in largo a caccia di birra artigianale. In quel periodo sono iniziate importanti amicizie con appassionati e colleghi del settore, amicizie vive ancora oggi e che fanno si che quello che faccio non sia per me solo un lavoro ma spesso si trasformi in un incontro fra vecchi e nuovi amici. Sicuramente un piacere conviviale…[/vc_column][/vc_row]

 

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Quale birra è stata il tuo “colpo di fulmine”?

[/vc_column][vc_column width=”2/3″]Il colpo di fulmine lo ebbi quando, in gita con la mia classe a Budapest, i professori ci portarono in un brewpub di cui non ho mai più saputo il nome e noi potemmo assaggiare uno o due boccali della loro splendida pils. Immediatamente capii che la la birra non era quella stupida bevanda gialla e insapore che l’industria e il mercato mi avevano obbligato a bere… c’era tutto un mondo nascosto che aspettava solo di essere scoperto ed assaggiato. Quella era la mia missione! Tornato in Italia iniziai al più presto a produrre birra in casa… Ricordo che al pranzo di addio delle superiori pasteggiammo bevendo le mie birre homebrewed che ebbero un enorme successo (anche fra i professori…)[/vc_column][/vc_row]

 

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Definisci il tuo stile e le tue birre

[/vc_column][vc_column width=”2/3″]Attualmente con Canediguerra sto producendo birre in stile. In quest’epoca del “famolo presto, famolo strano” mi piaceva l’idea di presentarmi con stili canonici, con la giusta dose di carattere ma fatti nel rispetto di quelli che sono i processi e gli ingredienti migliori per ogni ricetta. Attualmente la line-up è costituita da un mix di birre in stile tedesco e anglosassone, quindi sto lavorando molto su malti e luppoli, anche se spero di lanciare presto una linea di birre in stile belga, che sono state storicamente il mio primo amore.[/vc_column][/vc_row]

 

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Genova per te è…

[/vc_column][vc_column width=”2/3″]Genova è stata una delle prime mete dei miei pellegrinaggi birrari, senza dubbio. La presenza di Kuaska, e di alcuni locali birrari pionieristici ne furono il motivo.  E poi è bello, a fine serata, farsi una passeggiata sul lungomare prima di rientrare nelle nostre case di pianura![/vc_column][/vc_row]

Autore

PapilleClandestine

Blog di panza e sostanza. Uni e trini, come quell'altro più famoso (per ora): con Alessandro Ricci, Daniele Miggino e Giulio Nepi. Si parla e si cazzeggia su minuzie gastropiacevoli quali cibo, vino, birra, mondo

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