Idee per sopravvivere ai mercatini di Natale. Tipo la carpa fritta

da | Dic 1, 2014

Dicembre: voi non lo sapete, ma nella testa di vostra moglie / della vostra fidanzata sta ronzando un pensiero. Fra poco diventerà più che un ronzìo, diventerà un’idea carinissima per le vacanze: i mercatini di Natale, ovvero la massima tortura infliggibile al maschio medio.

Non importa che siano lontani, che si congeli e che ci siano le stesse cineserie che al mercato rionale: “fanno tanto Natale”. Gettonatissimi i mercatini altoatesini, quelli tedeschi della Foresta Nera o quelli alsaziani.
È inutile girarci intorno: comunque vada sarà una tortura. Tanto vale che vi cerchiate qualcosa da mangiare.

Carpa_fritta_4Fra le mie tappe preferite, sosta obbligata ogniqualvolta varco il confine svizzero a Basilea (dunque sulla rotta sia per l’Alsazia che per la Foresta Nera), c’è la carpa fritta del Sundgau.

Il Sundgau è probabilmente la regione più sfigata della Francia. Già il fatto che confini con Svizzera e Germania non aiuta, ma basti sapere che è letteralmente sconosciuta al di fuori dello stesso Sundgau e forse anche al di dentro (gli stessi sundgauesi sono indecisi se pronunziarlo “sund-gau”, in quanto lemma tedesco, o alla francese, “sun-gò”). Il pieghevole dell’agenzia del turismo dipartimentale è talmente scarno che quello di Donega ci farebbe miglior figura.

Non c’è dunque nessun motivo preciso per andare nel Sundgau, e infatti a me è successo per caso. Come avrete intuito, c’era di mezzo il solito mercatino di Natale.
Dopo una giornata passata a congelare fra stand natalizi avrei cercato ristoro persino nel Blue Oyster Bar, figurarsi se mi schifava il ristorante accanto al bed & breakfast, molto celebrato nei dintorni per la carpa fritta.

Carpa_fritta_1In effetti la zona pullula di laghetti dove si pratica la pesca alla carpa e di ristoranti che propongono questo piatto: ne hanno fatto persino una Route de la carpe frite, un percorso che riunisce ben 27 indirizzi, e che credo sia la prima voce dell’economia turistica della zona.

Per uno venuto su a muscoli e acciughe il pesce d’acqua dolce non è che dica un granché, ma se carpa fritta deve essere, che carpa fritta sia.

La Couronne di Carspach è il classico ristorante da grandi pranzi (oltre 150 coperti), di quella neutralità estetica un po’ teutonica, con tavoli in porzione minima da sei. Assieme al menù arrivano i coloriage per i bambini: fogli e matite per scarabocchiare, particolari che ti ricordano che comunque non sei in Italia.

Carpa_fritta_3Si beve con soddisfazione anche affidandosi al semplice edelzwicker in caraffa della casa, e intanto arriva in tavola sua maestà la carpa. È praticamente un pesce intero, fritto a tranci, accompagnato da patatine fritte, insalata e maionese. Ce n’è per un esercito.
Ora, qui si pone un prologo. A casa mia il fritto era una religione: il fritto misto del sabato, così come quello di carciofi in stagione. Ho visto mio padre – in tempi gastrofighettamente non sospetti – misurare con termometro e cronometro tempi di cottura e temperatura dell’olio, che veniva scelto dopo attente ricerche sul punto di fumo.

Mi sento dunque di poter affermare con discreta certezza che il fritto di carpa della Couronne a Carspach nel Sundgau è fantastico. Con una panatura spessa e croccante, soltanto a base di farina e semola rimacinata, asciuttissima. Persino la carpa – che ricordiamolo, è un pesce sfigato che vive nel fango – ne esce nobilitata.
Scopro inoltre che non le tengono in frigo, no: sul retro hanno un vascone dove i pesci nuotano, sono pescati e fritti. Dall’acqua al piatto in pochi minuti.

Carpa_fritta_2Ma il tocco che commuove è che sono ottime anche le patatine fritte, di vera patata di campo (su questo ho raccolto testimonianze dei locals), e la maionese casalinga (grassa e senza quella deriva aceto-limonata di quelle industriali). Gli scaldavivande da tavolo provvedono a tenere in caldo i vassoi fino alla fine. E quando appunto starete per spazzolare anche l’ultima briciola, arriverà il solertissimo cameriere a chiedere se ne volete ancora.
Esatto: la carpa fritta è “a volontà”.

Ora, io non dico che quando vostra moglie / la vostra fidanzata vi proporrà per questo Natale di fare un giro dei mercatini alsaziani voi dobbiate dire di sì. Dovrete ovviamente opporvi con tutte le forze e cercare subdolamente di sabotare tale folle idea.
Però, visto che tanto alla fine vincono loro, cercate almeno di barattare il vostro sì in cambio magari di un pomeriggio alla Cité de l’Automobile seguito da una serata di vero amore per il fritto di carpa. Soddisfazione (e pace di coppia) garantita.

Restaurant La Couronne

Indirizzo: 9 Rue de Steinsoultz, Carspach, Francia
Telefono: +33 3 89 40 93 09
Giorno di chiusura: martedì e mercoledì, domenica sera
Prezzo medio: 25 / 30 € tutto compreso

Autore

Giulio Nepi

44 anni, doppio papà, si occupa da aaaaanni di comunicazione web. Genovese all’anagrafe ma in realtà di solide origini senesi, ha sposato una fiamminga francese creando così un incasinato cortocircuito di tradizioni enogastronomiche

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